{"id":7,"date":"2012-09-26T13:23:58","date_gmt":"2012-09-26T11:23:58","guid":{"rendered":"https:\/\/euromarches.org\/2012\/09\/26\/la-crisi-pagatela-voi-28-marzo-a-roma\/"},"modified":"2020-12-01T15:50:02","modified_gmt":"2020-12-01T14:50:02","slug":"la-crisi-pagatela-voi-28-marzo-a-roma","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/euromarches.org\/it-it\/la-crisi-pagatela-voi-28-marzo-a-roma\/","title":{"rendered":"\u00abLa crisi pagatela voi\u00bb : 28 marzo a Roma"},"content":{"rendered":"
28 marzo: manifestazione nazionale a Roma indetta da SdL intercategoriale, Cub e Cobas (da Il Manifesto del 29 marzo 2009). <\/span>ROMA \u2013 Migliaia di facce, migliaia di storie, un unico problema comune: la crisi. Che attanaglia la fascia \u00abdebole\u00bb del paese: lavoratori, precari, cassaintegrati, disoccupati, studenti, migranti. C\u2019erano loro ieri a sfilare per le strade di Roma nel corteo nazionale indetto dai tre sindacati di base Cobas, Cub e SdL contro il G14 sul welfare. Una manifestazione per chiedere lavoro, reddito, casa e integrazione. Diritti fondamentali per una democrazia degna di questo nome, ma siamo in Italia. E per ribadire un secco \u00abno\u00bb al modello di gestione della crisi economica del governo Berlusconi, per dire che \u00abun nuovowelfare \u00e8 possibile \u00bb e per lanciare una sfida alle leggi \u00abliberticide\u00bb sullo sciopero. \u00abLa crisi la paghino banchieri, padroni ed evasori\u00bb scandiscono dal megafono gli organizzatori mentre tutti si mettono dietro al grande striscione che apre il corteo: \u00abVoi G14 con i responsabili della crisi; noi con i lavoratori, i disoccupati e i precari\u00bb. Sono da poco passate le 15 quando lo spezzone sindacale parte da piazza della Repubblica. Dietro gli studenti dell\u2019Onda, appena arrivati dalla Sapienza. Si scende verso via Cavour, poi via dei Fori Imperiali, largo Argentina fino a piazza Navona. In un percorso reso \u00aboff-limit\u00bb dal protocollo Alemanno sui cortei, ma ieri si \u00e8 fatta un\u2019eccezione. Arrivano da tutta Italia: Campania, Lombardia, Emilia Romagna, Sicilia, Abruzzo, la geografia della crisi non conosce confini. Dagli altoparlanti del camioncino che guida i manifestanti la musica si alterna alle parole dei manifestanti. Alle loro storie. Storie di ordinaria disperazione. \u00abSono una precaria della scuola. Insegno a Roma,mavivo a Latina. Ogni giorno faccio settanta chilometri ad andare e settanta a tornare. Sono sola con due figli. Prendo 1.100 euro al mese e a giugno sar\u00f2 in mezzo ad una strada\u00bb dice Anna. E poi c\u2019\u00e8 Luigi, 70 anni, quarantotto dei quali passati nelle ferroviere. Ora \u00e8 in pensione ma \u00e8 in piazza accanto al figlio, anche lui ferroviere e con un contratto che scade tra tremesi. Lo tira fuori dalla tasca e me lo mette davanti agli occhi: \u00abHo tre bimbi piccoli e un mutuo che scade tra diciotto anni, che devo fare? \u00bb. Alle 18 il lungo corteo entra a piazza Navona, dove sul palco allestito accanto alla fontana del Bernini si fanno gli ultimi appelli e il bilancio della giornata. \u00abUna manifestazione importante perch\u00e9 segna la nascita di una grande, nuova alleanza sociale fatta di lavoratori, di precari, di disoccupati, di studenti, dove non c\u2019\u00e8 spazio per i partiti tradizionali e non ci sono egemonie\u00bb. Piero Bernocchi non nasconde la sua soddisfazione per \u00abil grosso risultato qualitativo e quantitativo della manifestazione, superiore perfino alle nostre stesse previsioni\u00bb, 50.000 secondo gli organizzatori. Quanto alle provocazioni paventate alla vigilia del corteo, il portavoce dei Cobas ribadisce che \u00abqualcuno ha voluto creare un clima di intimidazione e di paura, ma la gente ha risposto bene non lasciandosi scoraggiare e anche le Forze dell\u2019ordine hanno fatto fino in fondo la loro parte. Certo, la provocazione di piazza Venezia di alcuni finanzieri (che presidiavano l\u2019altare della Patria in assetto antisommossa, ndr) poteva essere evitata ma complessivamente la situazione \u00e8 stata gestita bene \u00bb. Il prossimo appuntamento \u00e8 ora quello con lo sciopero generale in programma il 23 aprile, \u00abquando riaffermeremo \u2013 spiega Bernocchi \u2013 una piattaforma di lotta globale che comprende, tra l\u2019altro, il blocco dei licenziamenti, la riduzione dell\u2019orario di lavoro a parit\u00e0 di salario, reddito minimo garantito per chi non ha lavoro, continuit\u00e0 del reddito per i lavoratori atipici, un piano di massicci investimenti per la messa in sicurezza dei posti di lavoro e per il reperimento di alloggi popolari, il blocco degli sfratti\u00bb. Nel corteo sventolano anche bandiere politiche. Prc, Pdci, Sinistra e libert\u00e0, Sinistra critica, Partito comunista dei lavoratori. Militanti e anche qualche esponente. Come il segretario di Rifondazione Paolo Ferrero che giudica \u00abottima\u00bb la manifestazione perch\u00e9 \u00abtiene assieme tutti gli strati sociali colpiti dalla crisi e che chiede al governo di cambiare politica visto che sino ad ora ha fatto solo gli interessi di chi la crisi l\u2019ha provocata e non dei lavoratori che la stanno pagando\u00bb. Per Luigi Nieri (Sinistra), assessore al Bilancio della regione Lazio \u00abc\u2019\u00e8 necessit\u00e0 di rafforzare le forme di protesta contro un governo che sta facendo disastri sociali, culturali ed economici\u00bb.<\/p>\n \u00a0<\/p>\n \u00a0<\/p>\n \u00a0<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" 28 marzo: manifestazione nazionale a Roma indetta da SdL intercategoriale, Cub e Cobas (da Il Manifesto del 29 marzo 2009). ROMA – Migliaia di facce, migliaia di storie, un unico […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":[],"categories":[13,14],"tags":[],"yoast_head":"\n